Viaggio all’estero con il cane: di cosa devi munirti per permettere l’ingresso del fido in un nuovo paese

Portare il cane con sé all’estero non è affatto facile come può sembrare: sono richiesti alcuni documenti e alcuni vaccini da fare.

Sono anni ormai che sempre più strutture in Italia permettono anche la presenza degli amici a quattro zampe dei vacanzieri. Questo passo, sicuramente molto importante, ha permesso la fine dell’abbandono degli animali quando inizia l’estate. Finalmente, possiamo aggiungere con una certa enfasi, si è diventati un po’ più civili! Detto questo, però, non tutte le strutture amano gli animali e quindi, prima di prenotare, bisogna fare le giuste ricerche.

Tutti i documenti da portare per far viaggiare il cane all'estero
Cane all’estero: quali documenti portare? (CuraDelCane.it)

Tra l’altro, a ricerche effettuate, non solo gli animali sono bene accetti in alcune strutture in Italia, ma anche all’estero. Tuttavia, prima di portare il proprio animale a spasso tra le città europee oppure appena arrivati negli hotel, è necessario sottoporsi ad un procedimento burocratico e vaccinale un po’ impegnativo. Possiamo dire che chi pensava di portare via con sé il cane, così, senza fare niente, ha sbagliato di grosso!

Viaggiare all’estero con il proprio migliore amico a quattro zampe: cosa ci serve per farlo senza problemi?

Prendendo in considerazione il Regolamento della Comunità Europa numero 576/2013 e numero 577/2013, chiunque voglia recarsi all’estero e portare con sé il proprio animale casalingo deve essere munito di passaporto per lo stesso animale. Assieme a questo documento, poi, bisogna anche aggiungere il del certificato internazionale di espatrio per gli animali. Oltre a ciò, è importante avere con sé l’attestazione dell’avvenuta vaccinazione antirabbica effettuata almeno 21 giorni prima e non oltre i 12 mesi.

Cane e altri animali in viaggio
Cosa preparare per il tuo cane (CuraDelCane.it)
Concentrandoci meglio su questa tipologia di vaccinazione, per quanto riguarda il cane, la stessa può essere effettuata solo se si tratta di un animale con più di 3 mesi di vita. Al contrario, qualora si fosse il proprietario di un cane più piccolo, lo stesso non potrà viaggiare perché non sarà ammesso dai paesi stranieri. Tuttavia, ci sono dei Paesi che concedono una deroga ai cani piccoli e senza vaccinazione come la Croazia, Romania, Svizzera, Repubblica Ceca, Lituania, Danimarca, Lussemburgo, Austria, Slovacchia, Estonia, Bulgaria, Slovenia e Finlandia.

Tutte le altre informazioni da conoscere per non ritrovarsi impreparati

Inoltre, nel caso in cui il nostro amico pelosetto dovesse viaggiare con noi in un Paese Terzo per poi rientrare in Italia, sarà necessario richiedere la titolazione degli anticorpi per la rabbia. Per essere più precisi, il cane dopo 30 giorni dalla vaccinazione contro la rabbia deve essere sottoposto ad un prelievo del sangue presso un qualsiasi veterinario. Costui, poi, dovrà rilasciare la titolazione anticorpale. Invece, se il prelievo verrà effettuato in Paesi Terzi, allora bisognerà accertarsi che il laboratorio di analisi sia riconosciuto a livello europeo.

Dopo ciò, sarà possibile rientrare in Italia solo dopo 3 mesi dal prelievo effettuato. Se, invece, l’animale dovrà partire per Paesi come Irlanda, Finlandia, Malta e Regno Unito, oltre alla vaccinazione contro la rabbia, che deve essere effettuato almeno 21 prima, bisognerà che lo stesso venga sottoposto al trattamento contro l’echinococco entro 5 giorni dalla partenza e non meno di 24 ore dalla partenza.

Gestione cookie