L’intelligenza artificiale è il fenomeno del momento di cui si parla ovunque nel mondo, ma nessuno aveva mai pensato a una cosa del genere.
Dopo averla impiegata per generare immagini, testi e contenuti di ogni tipo, si è arrivati addirittura a confrontare le capacità cognitive dell’intelligenza artificiale con quelle di un cane. Ciò che ha verificato un esperto di Meta (il gruppo che possiede Facebook, Instagram e Whatsapp) ha dell’incredibile, nessuno se lo sarebbe mai aspettato.
L’intelligenza artificiale è stata concepita molti anni fa con l’intento di facilitare lo svolgimento di compiti difficili o rischiosi per l’uomo. Nonostante l’IA integri le nostre vite da anni, la sua esplosione definitiva sembra essere arrivata nel 2023. Tutti ci stanno puntando e tutti sono convinti del fatto che questi strumenti, pian piano, diventeranno più intelligenti dell’uomo. O forse lo sono già.
Da pochi mesi a questa parte stanno spopolando i contenuti generati dalle IA. Si parla di tool in grado di dare vita a volti mai esistiti, modificare foto in tempo reale o creare grafiche da zero. Nessuno aveva mai pensato, tuttavia, di confrontare l’intelligenza di questa tecnologia pazzesca, all’intelligenza degli animali.
Intelligenza artificiale contro i cani: cosa succede? L’esito vi stupirà
Gli uomini si rapportano quotidianamente con strumenti di intelligenza artificiale come ChatGPT, il chatbot di apprendimento automatico. A studiare il software sviluppato da OpenAI, ci ha pensato Yann LeCun, capo scienziato di Meta (che comprende colossi come Facebook, Instagram e WhatsApp). LeCun si è chiesto: quanto sono intelligenti questi strumenti? Sono più intelligenti degli animali e, nel dettaglio, di un cane? La risposta è assurda.
È stato rilevato che i cani hanno un forte sviluppo dell’abilità a percepire informazioni come, ad esempio, i comandi dell’uomo, ricordandole come conoscenze da applicare nel problem solving. I cani, dunque, pare siano in grado di apprendere fino a un centinaio di parole, oltre ad avere capacità artimetiche basilari.
Queste abilità sono state paragonate a quelle dell’intelligenza artificiale, in particolare ChatGPT, e il capo scienziato di Meta è sicuro del fatto che sistemi come il famoso chatbot non siano in grado di raggiungere l’intelligenza canina. Sempre secondo LeCun, si tratta di applicazioni allenate esclusivamente sul linguaggio, quindi fortemente limitate dal punto di vista della percezione del mondo reale.
È forse questo il principale limite dell’intelligenza artificiale e, in particolare, di ChatGPT, dato che “la maggior parte della conoscenza non ha nulla a che fare con il linguaggio e dunque sfugge all’IA” – ha detto LeCun. Lo scienziato ha poi aggiunto che, sebbene un tool come ChatGPT sia ora in grado di superare l’esame di ammissione di un avvocato, al momento non è paragonabile all’intelligenza degli uomini, dei cani o dei gatti.