Trovano uno strano cucciolo nella cuccia del proprio cane e scoppia la domanda social: di che animale si tratta, e come ci è finito lì dentro?
Possiamo trovare di tutto dentro la cuccia del nostro cane. Oggetti vari, ossa o altri piccoli animaletti potrebbero essere all’interno della casetta dell’animale che più amiamo al mondo. Ecco perché bisogna fare attenzione a quello che entra: potrebbe essere pericoloso per il cane. E se entra un animaletto di cui non sappiamo niente, la situazione non può che peggiorare.
Questo è successo ad una coppia della Inman Valley, nel South Australia. I genitori del loro cane stavano controllando la cuccia, quando hanno scoperto che stava dormendo al suo interno un altro animaletto. All’apparenza sembrava che fosse un topo. Il corpo era snello, la coda molto sottile e gli occhi grandi e neri. Inoltre era piccolo e indifeso, per cui non avrebbe mai potuto andare in giro da solo o cercarsi del cibo.
Il problema è che aveva dei comportamenti diversi da un topo, e soprattutto più intelligenti. Era evidente che non avevano trovato un roditore, considerando che in Australia è possibile incontrare ogni sorta di animale esistente. Per cui, la coppia, ha messo al sicuro l’animaletto e poi ha fatto una rapida ricerca su Internet. Dopo pochi minuti sono riusciti a scoprire che non si trattata di un topo, bensì di un altro animale interessante.
Il nome preciso è opossum pigmeo occidentale, ed è una specie marsupiale che vive in Australia. Si distingue dagli altri opossum, o dai topi in questo caso, per via del mantello morbido e folto, di color bruno grigiastro. Questi opossum sono noti poiché hanno la capacità di volare grazie ad una membrana di pelle chiamata patagium, che si estende tra gli arti posteriori e anteriori. Così facendo possono planare da un albero all’altro in pochi secondi.
Questo piccolo opossum, però, non sembrava che fosse stato tanto fortunato visto che aveva ancora bisogno di crescere. A quel punto la coppia, vedendo che l’animaletto era in difficoltà, ha contattato la Wildlife Welfare Organization. I volontari dell’organizzazione hanno accolto il piccolo opossum nel loro santuario, così da poterlo aiutare a crescere.