Spese eccessive ogni mese? C’è un modo per risolvere il problema: come risparmiare con gli animali domestici, senza privarli di nulla.
L’importante è che a loro sia sempre assicurato un pasto di ottima qualità e che nulla venga sottovalutato nell’assistenza medica veterinaria o altre loro esigenze: stiamo parlando delle spese relative al mantenimento dei nostri amici animali. Perché è vero che, oltre all’esperienza meravigliosa che è la vita insieme a loro, essa comporta anche delle spese che non tutti sono in grado di sostenere. Eppure c’è come risparmiare con gli animali domestici, senza costringerli a fare alcun sacrificio: ecco una serie di utilissimi consigli.
Ogni mese ci ritroviamo a far ‘quadrare’ i conti e non è sempre un’impresa semplice, specialmente se dobbiamo affrontare anche delle spese relative al mantenimento dei nostri animali domestici: dalla loro alimentazione all’assistenza veterinaria ad eventuali corsi di socializzazione e asilo per animali.
Considerando che non si tratta solo di badare alle esigenze di cani e gatti, ma anche uccelli e rettili domestici, pesci rossi e piccoli mammiferi, il tetto annuale di spesa collettiva per i nostri amici animali raggiunge i 2 miliardi di euro per circa due animali in casa: soprattutto negli ultimi anni vi è stato un aumento delle adozioni.
Per gli animali domestici più comuni tuttavia è possibile fare una stima generica, poiché essa cambia anche in base alla razza e alle dimensioni degli stessi:
Di sicuro non si chiederà ai nostri animali di fare a meno di un pasto o di saltare una visita di controllo dal veterinario: esistono una serie di trucchi per risparmiare sulle spese relative ai nostri animali, divertendosi e senza spendere un capitale.
A meno che non si abbiano precise preferenze verso l’una o l’altra razza, sono tanti i rifugi che ospitano animali che aspettano solo di essere adottati e di entrare a far parte di una famiglia che vuole amarli. Di sicuro il prezzo sarà inferiore rispetto a un esemplare di allevamento, e inoltre si salverà dalla tristezza uno di loro.
Così come gli alimenti destinati a uso umano, anche quelli per il nostro Pet si possono acquistare all’ingrosso, senza rinunciare alla qualità del prodotto naturalmente. Infatti anche i grandi marchi mettono in commercio grossi sacchi sfusi, facilmente reperibili anche sul mercato telematico.
Per quanto riguarda le quantità utilizziamo dei misurini che ci diano l’esatta quantità di cibo secco o umido da versare nella ciotola, per evitare sprechi e soprattutto per evitare problemi di obesità nel cane.
Ai nostri amici animali non interessano i giochi costosi, tanto è vero che i gatti ad esempio possono facilmente preferire un vecchio scatolo di cartone a un giocattolo comprato in negozio. Allora perché non crearli appositamente per loro a casa e con le nostre mani? Si potranno creare giochi semplici con palline, bottiglie di plastica e scatoloni, ma anche accessori utili come il tira-graffi.
Poiché la salute dei nostri amici animali deve essere una priorità, facciamo in modo da prevenire il più possibile il sorgere di eventuali malattie: in questo modo non solo eviteremo al nostro Pet delle sofferenze inutili, ma si risparmierà anche sulle sue eventuali cure.
Nei mercatini o nei negozi dell’usato possiamo trovare anche accessori, giochi e trasportini usati: si dovranno naturalmente igienizzare a fondo e pulirli per bene, prima di farli usare al nostro animale. Ma poiché si tratta di prodotti che sono molto ‘sfruttati’ dagli animali, è bene controllare le loro condizioni prima di acquistarli.
Per fortuna anche lo Stato contribuisce a sostenere le finanze dei padroni di animali domestici, grazie al Bonus Animali: nel 2023 esso corrisponde a una detrazione sulle spese relative a visite, analisi di laboratorio e farmaci. Non si tratta dunque di un assegno destinato ai proprietari, bensì di una detrazione che si può richiedere attraverso la dichiarazione dei redditi.
Ha un tetto massimo, che corrisponde a 550 euro, indipendentemente dal numero di animali presenti in casa: una volta eliminata la franchigia (pari a 129,11 euro) si detrarrà il 19% dalle spese. Non rientrano nel Bonus tutti gli animali che sono ‘allevati’ con finalità economiche o mangimi speciali (poiché non si tratta di farmaci).
Sarà fondamentale conservare le fatture delle spese sostenute o lo scontrino parlante, oltre ai documenti che testimoniano che l’animale non è tenuto a scopo di lucro, bensì come animale da compagnia o per l’attività sportiva.