Basta con la chirurgia: una semplice iniezione potrebbe rivoluzionare la sterilizzazione dei gatti, riducendo la necessità di interventi chirurgici invasivi.
Una iniezione che impedisce alle gatte di rimanere incinte potrebbe essere l’alternativa alla tradizionale sterilizzazione chirurgica. Immagina un mondo in cui non c’è bisogno di operazioni invasive per controllare la popolazione felina, randagia o domestica che sia: sembra utopia, vero? Ma questa potrebbe essere la realtà del domani, grazie a una scoperta rivoluzionaria. Se i risultati preliminari di uno studio pubblicato su Nature Communications si dimostreranno corretti, l’epoca delle operazioni chirurgiche complesse potrebbe essere quasi finita.
Immagina di poter sterilizzare la tua gatta con una singola iniezione, invece che con un intervento chirurgico doloroso e dal lungo recupero. Questa è la promessa di un metodo non invasivo che sta rivoluzionando il modo in cui affrontiamo la sterilizzazione nelle gatte. Questo straordinario progresso deriva da uno studio recente che ha dimostrato che un’iniezione di contraccettivo somministrata direttamente nella coscia dell’animale è efficace nel prevenire gravidanze per almeno tre anni.
Un metodo innovativo per tutti i mammiferi
Secondo gli studi, l’effetto dell’iniezione potrebbe persino durare per sempre, rivoluzionando il modo in cui gestiamo la sterilizzazione e il controllo delle popolazioni di gatti randagi. L’iniezione è essenzialmente un contraccettivo permanente non chirurgico per animali, e per la prima volta nella storia, anche per noi umani.
Contiene DNA che codifica l’ormone antimulleriano (AMH), un ormone naturalmente prodotto dai mammiferi. Questo DNA viene poi trasportato da un virus direttamente nel nucleo delle cellule muscolari, dove rimane a tempo indeterminato, aumentando i livelli dell’ormone di 100-1000 volte e bloccando lo sviluppo dei follicoli ovarici.
Il test ha coinvolto nove gatte, sei delle quali hanno ricevuto l’iniezione contraccettiva e tre un placebo. Nessuna delle gatte che aveva ricevuto l’iniezione è rimasta incinta, mentre tutte le gatte non trattate lo sono. «Le gatte sono totalmente sane, non abbiamo riscontrato alcun effetto collaterale», sottolinea William Swanson, uno degli autori dello studio.
La scoperta potrebbe avere ripercussioni più ampie, soprattutto nel controllo delle popolazioni di gatti randagi. Un trattamento non chirurgico potrebbe infatti semplificare enormemente il processo: “Basterebbe catturarli, eseguire l’iniezione e rilasciarli immediatamente“, spiega Aime Johnson, dell’Università di Auburn. Ma non tutto è così semplice. Patricia Fleming, della Murdoch University di Perth, avverte che un contraccettivo iniettabile non risolverebbe tutti i problemi associati alla vita randagia.
In definitiva però, conclude, “l’iniezione contraccettiva ha meno implicazioni per il benessere degli animali rispetto alla sterilizzazione classica”. Questo è un passo importante verso un futuro più gentile e rispettoso per i nostri amici felini, che finalmente potranno dire addio ad operazioni chirurgiche dolorose e dal lento recupero.
