Sono sempre più numerosi gli squali bianchi avvistati nei nostri mari: ma quali sono le zone da cui faremmo bene a guardarci di più?
Ebbene sì, pare che in questa estate 2023 ci saranno degli insoliti e terrificanti amici a farci compagnia: enormi, spaventosi e soprattutto dalla dentatura affilata, gli squali bianchi sembrano ora aver fatto il loro arrivo anche nei nostri mari.
Quello che però sta mettendo tutti noi sempre di più in uno stato di allerta non è tanto la loro presenza, che fino a qualche anno fa era sporadica e soprattutto limitata, quanto più per l’appunto l’aumento nella loro diffusione e soprattutto la velocità con cui questa sta avvenendo.
Non per questo, però, dobbiamo limitarci nel farci un bel bagno nella nostra bellissima estate, tutto ciò che dobbiamo fare infatti è semplicemente circondarsi di cautela e buona coscienza: in particolare, infatti, scopriamo quali sono le zone più popolate e considerate maggiormente a rischio.
La prima volta che abbiamo sentito parlare, con una certa preoccupazione, di questi squali bianchi è stato qualche mese fa quando per l’appunto lo Shark Lab della California State University si era impegnato a monitorare le acque poco profonde che circondavano le spiagge di Capo Cod. Il motivo era dettato proprio a un avvistamento che avevano messo in allerta bagnanti e cittadini, e il risultato del monitoraggio è stato un avvistamento sempre più frequente con l’aumentare delle temperature e il passare dei giorni.
Insomma, di per sé si tratta di un evento molto significativo oltre che eccezionale, dato che solo un decennio fa la presenza di squali bianchi in queste acque era considerato qualcosa per l’appunto di rarissimo oltre che anomale. Tra le varie motivazioni che potrebbero celarsi alla base di questo popolamento, secondo gli scienziati, potrebbe essere il desiderio di raggiungere una maggiore disponibilità di cibo nell’avvicinarsi alle zone abitate dagli esseri umani ma anche l’aumento degli oceani, che li spingono verso acque più miti.
Quello che molti si chiedono, adesso, è se un fenomeno di questo tipo potrebbe un giorno verificarsi anche all’interno del nostro territorio: ebbene, in questo caso la risposta è un po’ più reticente. Gli ecosistemi marini sono molto diversi e poco adatti a un abitazione confortevole per gli squali bianchi. In ogni caso, le acque che potrebbero essere più attraenti ai loro occhi potrebbero essere quelle del Sud, come ad esempio lo Stretto di Messina, le acque di Lampedusa, del Salento e anche a occidente della Sardegna.