È una possibilità che riguarda ben l’80% dei cani oltre l’età di tre anni. Tuttavia, accorgersene in tempo non è sempre così semplice.
Secondo le statistiche, una volta raggiunta l’età dei tre anni la platea di cani soggetta a ed afflitta da un specifico tipo di infezione è pari alla considerevole porzione dell’80%. Ovvero 8 cani su 10, la netta maggioranza. Tuttavia rendersene conto in tempo utile per porvi rimedio con tempestività non è davvero semplice: per questo motivo, proviamo a scoprire cosa dicono gli esperti a riguardo ed a carpire alcuni consigli utili su come agire.
Parliamo di malattie dentali e parodontali. E la maggior parte di esse, verificandosi al di sotto del bordo gengivale, è assai difficile da rilevare. Solitamente, queste malattie emergono per cause di tipo batterico: ad esempio, i depositi di placche di tartaro che si accumulano nel tempo alla base dei denti dei nostri cani risultano veri e propri rifugi per i batteri di tipo orale.
Il proliferare di questi batteri può condurre a diversi tipi di problemi e malattie, come infezioni gravi, contrazione delle gengive ed anche riduzioni dell’osso mascellare, la cui integrità, nei casi peggiori, può venire gravemente compromessa. La patologia più comune è la parodontite, che può condurre a problemi anche di tipo cardiaco ed intaccare altri organi del nostro cane. Come accorgersene dunque? E quali sono i segnali a cui occorre prestare maggiore attenzione?
Cinque segnali da considerare come allarmi di una possibile infezione gengivale
Possono essere impercettibili eppure, solitamente, risultano campanelli d’allarme inequivocabili. Proprio perché difficilmente rilevabili, è essenziale esserne al corrente per sapere cosa, dove, quando osservare e come agire nel caso in cui si manifestino. Innanzitutto, dicevamo che solitamente interessano cani dai tre anni in su. Non è un principio universale ed infallibile, tuttavia risulta statisticamente di rilievo.
Se, quindi, all’incirca a partire da questa età, il nostro cane mostra di aver iniziato a produrre una sbavatura eccessiva, cosa che prima non era solito fare, facciamo attenzione, soprattutto se ciò non avviene in corrispondenza dei pasti. Inoltre, se si manifesta in lui la difficoltà a masticare e, contestualmente, un graduale dimagrimento, ecco un altro segnale: ciò può essere causato proprio dal dolore che la malattia dentale comporta.
Ancora, abbiamo forse notato che, quando lo accarezziamo sulla testa o vicino alla bocca, abbia cominciato a scostare il capo o anche a guaire? Ebbene, ciò può essere dovuto al fatto che non riesca a sopportare il contatto, proprio a causa dell’infezione. Cosa dire invece dell’alito? È diventato pesante e cattivo? Ed inoltre le gengive ci sembrano arrossate e gonfie? Se non addirittura – ma in questo caso il problema appare evidente – sanguinanti? In tutti questi casi non esitiamo a rivolgerci immediatamente al nostro veterinario di fiducia: un controllo accurato potrà svelarci se effettivamente il nostro cane sia afflitto da malattia dentale e di quale livello di gravità.