L’evento è accaduto nello Stato del Tennessee negli USA e, diffuso poi su Facebook, ha incuriosito decine di migliaia di navigatori in tutto il mondo.
Una storia a lieto fine, ovvero di un salvataggio di un animale in condizioni critiche compiuto da un passante generoso e che non si è risparmiato qualche centinaia di chilometri di viaggio sotto la pioggia scrosciante per portarlo al centro medico-veterinario più adatto e vicino. Ma anche con un finale a sorpresa: perché l’identità dell’animaletto ha lasciato tutti a bocca aperta.
Era sera quando Tory Chang, un artista del Tennessee negli Stati Uniti appassionato di animali, stava guidando attraverso una località rurale di ritorno a casa. Ad un tratto ha notato sul ciglio della strada una massa sospetta, all’apparenza di un piccolo animale, e così da deciso di accostarsi per accertarsi della sua identità e delle sue condizioni. Ed effettivamente si trattava di un cucciolo, tutto sporco di fango a causa della pioggia scrosciante ed in stato di shock ipotermico.
Così Chang, nonostante l’ora tarda, ha contattato immediatamente il centro di riabilitazione per animali selvatici For Fox Sake Wildlife Rescue e spiegato la situazione, descrivendo l’animale come cucciolo di volpe: “Abbiamo chiesto una foto al salvatore del cucciolo e siamo rimasti immediatamente un po’ perplessi perché la ‘volpe’ – ha dichiarato il centro raccontando la storia su Facebook – sembrava più un cucciolo di coyote”. Ma ben presto, sia Chang sia i medici veterinari si accorsero che non era né l’uno né l’altro.
La scoperta dell’identità del cucciolo attraverso le analisi del DNA
Così Chang si è rimesso in viaggio e, nonostante l’ora e le condizioni del tempo, ha percorso qualche centinaia di chilometro in circa due ore per raggiungere il centro. Giunto all’ambulatorio, i medici veterinari hanno subito assistito il cucciolo, battezzato Yoti da Chang. Ed in pochi giorni ecco gli effetti delle cure ed il ritorno delle forze e di uno stato di salute ottimale della piccola volpe. O forse coyote?
Ebbene, per scoprirlo è stato necessario un test del DNA che ha svelato il colpo di scena: Yoti non è né l’uno né l’altro, bensì un ibrido assai raro, ovvero un animale con i marcatori genetici di un cane domestico ed i geni dominanti di un coyote. In altre parole, un incrocio tra appunto un coyote selvatico ed un cane domestico.
Yoti è stato quindi definito un ibrido di cane coyote addomesticato ed è stato traferito poi al centro Walden’s Puddle per un’ulteriore riabilitazione. Il suo sesso è femminile ed il suo destino è quello di tornare presto nel suo habitat naturale, ovvero in cattività, dove la sua specie pur così unica appartiene.