Devi andare in vacanza ma non sai come fare con il gatto? Lo porti con te o lo lasci a casa? Il veterinario ci dice cosa è meglio fare.
È tempo di partire per le vacanze, si organizza tutto nei minimi dettagli ma un’ombra offusca la nostra felicità: non sappiamo come comportarci con il gatto. Chi ha un micio sa quanto ci farebbe piacere portarlo con noi in vacanza, sa quanto ci dispiacerebbe lasciarlo a casa; pensare che stia da solo tutto il giorno senza ricevere quei gesti quotidiani per cui ci è grato e che anche per noi sono così importanti ci fa stare male, allora, decisione presa: lo portiamo con noi. Ma siamo sicuri di fare la cosa giusta?
Il gatto è un animale territoriale: quando si stacca dalla madre cerca dei punti di riferimento precisi nell’ambiente in cui si trova a vivere. Marca il territorio grattando e strusciandosi, sappiamo che quando lo fa rilascia i feromoni che segnano il territorio. È molto importante per il micio avere il controllo del luogo dove vive; d’altra parte possiamo vederlo nella quotidianità: qualsiasi oggetto nuovo portiamo in casa il gatto deve osservarlo, annusarlo per accertarsi che sia innocuo e che non intacchi l’equilibrio del suo territorio.
Scopriamo come reagisce il gatto se lo portiamo in viaggio e cosa ci consiglia di fare il veterinario
Quando decidiamo di portare il gatto con noi in vacanza, lo facciamo a fin di bene; ci dispiace abbandonare il gatto nelle mani di qualcun altro e non siamo tranquilli ma il micio non gradisce molto gli spostamenti e i cambiamenti. Portandolo in un altro territorio, perde i suoi punti di riferimento e anche se ci siamo noi, il micio non sente più odori familiari del suo territorio è spaesato; solitamente il primo giorno si nasconde e rifiuta il cibo, a volte non beve per molte ore. Dopo qualche giorno comincia l’esplorazione e la marcatura del luogo, piano piano comincia a tranquillizzarsi, varia da gatto a gatto ma potrebbe volerci tempo per questa nuova conoscenza e magari le vacanze sono finite!
I veterinari ci consigliano di evitare il cambiamento per il bene del nostro micio: se decidiamo di andare in vacanza la cosa migliore sarebbe lasciare il gatto nel suo ambiente e farlo accudire da amici o parenti; se non c’è questa possibilità ci sono persone che lo fanno a pagamento. Se la vacanza è in una seconda casa, in cui ci rechiamo tutti gli anni allora il gatto non avrà problemi perché il territorio è già marcato e si sentirà a casa anche lì. Esistono anche le pensioni per animali domestici: gli esperti ci consigliano di accertarci della qualità della struttura e, soprattutto, che non sia mista e che il gatto possibilmente abbia uno spazio tutto per sé.
Altra cosa molto importante è prepararlo al viaggio in auto: bisogna che il trasportino diventi un oggetto familiare, magari lasciamolo aperto in casa in modo che il micio non lo viva come una costrizione. Per aiutarlo possiamo spruzzare dei feromoni nel trasportino 5 minuti prima di farlo entrare così si sentirà più tranquillo. Se il viaggio è lungo stiamo molto attenti a non aprire le portiere se il gatto è libero perché, essendo disorientato, potrebbe scappare.