Il meccanico di Pescara ha creato un’oasi per animali sfortunati nella sua officina: da 4 anni li accoglie tutti, un vero esempio da seguire!
Una storia che ha dell’incredibile, iniziata quattro anni fa con la risposta ad un piccolo grido d’aiuto. Antonio Di Marco, 57 anni, meccanico pescarese, stava passeggiando lungo via Tibullo quando ha sentito un miagolio sofferente provenire dall’interno di un locale abbandonato.
Non può proseguire, deve fare qualcosa: allerta la Polizia, e con il loro aiuto riesce a recuperare le chiavi dal proprietario dello stabile e così salvare la prima gattina, Tommy, che sarebbe altrimenti stata destinata a morte certa. Le da’ tutte le cure del caso, ma non può evitare che torni a casa con “il pancino pieno”: arrivano allora altri sei “bimbini”, come li chiama lui, splendidi micetti che ora conducono una vita meravigliosa nell’oasi che Antonio ha creato affianco alla sua officina in Viale D’Annunzio.
I fortunati “bimbini” di Antonio hanno avuto una seconda possibilità
Dopo quell’episodio la famiglia felina è cresciuta, e al momento Antonio accoglie 32 gatti, dotati di ogni comfort possibile: acqua e ciotole sempre piene, aree relax, angolo toilette, lettiere, addirittura un cavalluccio a dondolo, cuccette per un po’ di privacy, e poi reti e giochi di ogni tipo con cui i gatti passano le giornate al sicuro sotto le sue cure amorevoli.
Una vera e propria oasi, in cui anche ai gatti più sfortunati viene data una seconda possibilità, messa a disposizione in comodato d’uso da un’inquilina dello stesso palazzo in cui si trova l’officina, e che viene anche addobbato di piante per rendere l’ambiente più accogliente, e protetto da una rete e dispositivi di sorveglianza per proteggere i mici da malintenzionati.
C’è anche una rampa in legno che permette ai mici di raggiungere i luoghi sopraelevati, installata appositamente per Dondolino, l’adorabile micetto con problemi neurologici e di deambulazione, recentemente salvato da Antonio insieme ad un veterinario che ha deciso di escluderne l’eutanasia dopo un incidente molto grave.
Non solo l’oasi: c’è da pensare anche ai gatti delle colonie
E non finisce qui: dopo aver prestato tutte le possibili cure ai suoi adorabili micetti, Antonio, ogni sera dopo il lavoro e per almeno qualche ora, inizia il tour per le strade di Pescara Portanuova per dare cibo e coccole ai gatti delle colonie feline, luoghi in cui ha costruito delle apposite “casette” per fornire un riparo dalle intemperie.
In totale, tra i 32 che ha salvato accogliendo nella sua officina e quelli che vivono liberamente, Antonio si prende cura di oltre 100 gatti di Pescara, con l’aiuto delle sorelle Luisa e Luciana, del suo collaboratore Christian, e di molte persone che ogni giorno fanno visita all’allegra combriccola per portare aiuto e cibo.
I soldi per le cure non bastano mai, ma per Antonio non è importante perché è diventata una missione di vita. La sua dedizione, generosità e devozione per il mondo dei felini lo rendono un grande esempio di come si possa dare e trovare amore incondizionato, prestando aiuto a gatti che sarebbero altrimenti stati abbandonati o maltrattati.