Perché ai gatti piace così tanto il tonno? La scienza lo ha scoperto

Ai gatti piace tanto il tonno, ma perché tutti i gatti lo amano così tanto? La scienza ha finalmente una risposta chiara.

Gatto davanti al piatto di tonno
Gatto davanti al piatto di tonno (AdobeStock-Canva-Curadelcane.it)

I gatti sono principalmente carnivori e nella loro dieta può rientrare di tutto. Infatti, in natura mangiano piccole prede e sappiamo molto bene che adorano anche il pesce. C’è un pesce in particolare che attira sempre la loro attenzione ed è il tonno.

Perché ai gatti piace così tanto il tonno? Se lo chiedono in tanti, soprattutto chi ha gatti randagi davanti casa o gatti domestici e vedono quanto sono estasiati mentre lo mangiano. È molto facile, infatti, avere una scatoletta di tonno da offrire loro.

Ora c’è un nuovo studio in grado di spiegare come mai esiste questo amore incondizionato verso questo alimento. Vale la pena conoscere queste informazioni così da conoscere meglio anche il proprio micio.

Perché ai gatti piace così tanto il tonno? I recenti studi

Il fatto che i gatti amino il pesce è un po’ curioso dal momento che si tratta di un animale che ha origine in aree desertiche dove il pesce non era minimamente presente. Invece, ad oggi, il 6% del pesce pescato è usato negli alimenti per gatti e loro lo amano follemente. Soprattutto, lo dicevamo prima ed è l’argomento principale del nostro articolo, il tonno.

gatto mangia dalla ciotola
Gatto mangia dalla ciotola (Pixabay-Curadelcane.it)

Chemical Senses ha pubblicato un interessante e recente studio che spiega, una volta per tutte, che cosa fa “impazzire” un gatto all’idea di mangiare il tonno. Basta osservarlo mentre si apre una scatoletta e, se sa che quello è tonno, arriverà come un fulmine per mangiare quel pasto prelibato.

La risposta è nel contenuto. Il tonno contiene l’umami, uno dei cinque sapori base oltre a dolce, amaro, salato e acido. Fino a questo momento, gli studiosi non sapevano se i gatti fossero in grado di percepire questo sapore. Avevano solamente la certezza che non riuscissero a percepire il dolce, dal momento che sono sprovvisti delle papille gustative necessarie.

Per percepire l’umami l’essere umano ha due geni che interagiscono tra loro: il Tas1r1 e il Tas1r3. Gli studiosi hanno individuato da tempo la presenza nei gatti del Tas1r3, ma sul Tas1r1 c’era un grande punto interrogativo. Il nuovo studio ha messo in luce proprio questo: anche i gatti sono in grado di produrre le proteine necessarie per percepire l’umami.

Il test e le conclusioni

Un gruppo di biologi della Meiji University ha condotto un test su 25 gatti. Ha presentato di fronte ad ognuno di loro due ciotole: una conteneva acqua e l’altra cibo ricco di umami. La scelta ricadeva sempre su quest’ultima.

gatto rosso mangia
Gatto rosso mangia (Pixabay-Curadelcane.it)

Il secondo passaggio del test ha messo vicino due alimenti: uno con proteine con umami e l’altro con tonno. Il gatto ha scelto sempre il tonno. Analisi specifiche hanno messo in evidenza il fatto che tutte le carni hanno umami e loro possono sentirlo, tuttavia, la combinazione presente nel tonno di alcune molecole, per i gatti è qualcosa di estremamente saporito.

Quindi, i gatti mangiano tranquillamente carne e pesce, dove è presente in entrambi gli alimenti l’umami, che per loro deve essere più o meno come la nostra percezione del sapore dolce.

Lo amano e lo mangiano volentieri, ma la combinazione di elementi del tonno, anche in scatola, ovviamente del tutto unica, per loro ha un effetto superlativo.

 

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