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Pensa sia la sua mamma: cucciolo di falco attende che l’aquila gli dia da mangiare

Published by
Elisabetta Guglielmi

Un video condiviso sui social network mostra l’errore di un cucciolo di falco, che ha scambiato un’aquila per la sua mamma e ha atteso che questa gli desse da mangiare.

Il cucciolo di falco crede che l’aquila sia la madre (Collage Screenshot video YouTube – My Eagle my eagle – curadelcane.it)

Rimasto senza madre, un piccolo falco ha sviluppato un imprinting nei confronti di un’aquila. A testimoniare quanto avvenuto è un video condiviso sui social network. Il filmato mostra il momento in cui il cucciolo di falco si avvicina a un’aquila, aprendo e chiudendo il becco ed emettendo suoni per chiedere di essere nutrito. Il rapace adulto, però, non ha manifestato un istinto materno nei confronti del piccolo appartenente a un’altra specie. Confusa e infastidita, l’aquila ha infatti deciso di allontanarsi dal cucciolo, che dal canto suo ha continuato invano a chiamarla.

Il video del cucciolo di falco che attende il cibo dall’aquila, ritenendola sua madre

Il video è stato postato sul canale YouTube dedicato alla condivisione di immagini aventi aquile per protagonisti, My Eagle, all’account social @my eagle.

Il piccolo di falco aspetta che l’aquila gli dia da mangiare (Screenshot video YouTube – My Eagle my eagle – curadelcane.it)

L’imprinting è un concetto definito dal biologo austriaco Konrad Lorenz. Con questo termine si indica quel particolare tipo di apprendimento istintivo che avviene entro le ventiquattro / quarantotto ore dopo la nascita di un essere vivente. Il vocabolo deriva dall’inglese “impront”, cioè “stampare”, “imprimere”. Konrad Lorenz (Premio Nobel per la medicina e la fisiologia nel 1973) ha utilizzato il vocabolo proprio in riferimento all’osservazione del comportamento di anatre e oche che, subito dopo essere nate, tendono a seguire la prima cosa o il primo essere vivente che vedono in movimento, convinti che sia la loro madre.

L’aquila non sembra comprendere l’atteggiamento del cucciolo di falco (Screenshot video YouTube – My Eagle my eagle – curadelcane.it)

E proprio ciò è quanto accaduto al cucciolo di falco, che ha scambiato l’aquila per la madre. I piccoli di uccello vengono nutriti dai genitori e, proprio per questo motivo, il cucciolo di falco ha aperto il becco rivolgendosi a quella che era convinto fosse la madre. L’aquila, però, dopo aver osservato il falco per alcuni minuti, si è girata e si è allontanata infastidita. Falchi e aquile sono animali molto diversi, anche se entrambi rientrano nella categoria dei rapaci. In ornitologia il termine “rapace” viene utilizzata per indicare solo gli uccelli appartenenti agli ordini Accipitriformes, Falconiformes e Strigiformes.

Le aquile (nome scientifico di Aquila Brisson) sono un genere di uccelli rapaci della famiglia Accipitridae. Invece, il falco (nome scientifico di Falco, secondo la classificazione tassonomica di Linneo del 1758) appartiene alla famiglia dei Falchidie. Tutte le aquile sono caratterizzate da un becco potente e uncinato. Hanno poi una testa grande, ampie ali, corpo ricoperto di piume fino alle zampe munite di artigli robusti, ricurvi e affilati.

L’aquila protagonista del video è un esemplare di aquila reale (nome scientifico secondo la classificazione tassonomica di Linneo di Aquila chrysaetos del 1758). L’aquila reale è un uccello appartenente alla famiglia Accipitridae, presente in Eurasia, anche in Italia, Nordamerica e Nordafrica. Il falco mostrato nel video condiviso su YouTube è invece un falco sacro (nome scientifico di Falco cherrug, secondo la classificazione tassonomica di Gray del 1834) è un falconide di notevoli dimensioni. Il suo areale di diffusione comprende l’Europa, l’Asia e l’Africa. Questa specie abita infatti la regione che va dall’estremo oriente europeo, attraverso l’Asia, fino alla Manciuria. Falchi e aquile possono quindi condividere lo stesso areale di diffusione, ma naturalmente rimangono animali molto diversi. Nonostante ciò, il falco del video non si è reso conto della differenza con l’aquila, ma il rapace adulto sa bene che il cucciolo non appartiene alla sua specie. (di Elisabetta Guglielmi)

Elisabetta Guglielmi

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Elisabetta Guglielmi