È una delle caratteristiche peculiari di uno dei piccoli mammiferi domestici più diffusi al mondo, ma non è la sola a renderli così speciali ed amati. Scopriamone alcune insieme.
Oggi vive nelle case di quasi due italiani su 10 e le sue origini risalgono addirittura ad almeno quasi 10.000 anni fa: la prima tomba di un gatto domestico, infatti, è stata rinvenuta a Cipro nel 2004 da un gruppo di archeologi francesi ed è stata datata a 9 millenni e mezzo orsono, potremmo dire quasi letteralmente nella “notte dei tempi”.
Hanno affascinato ed incuriosito il genere umano per secoli e secoli, a causa del loro portamento regale, della loro sinuosità, della loro apparente indipendenza unita al loro attaccamento affettivo – forse più al territorio che ai loro amici umani, ma in fondo anche a loro. Ed inoltre a causa di una “infinita” lista di caratteristiche particolari che li rende animali domestici unici e compagni di lunghi tratti delle nostre vite.
Fino al record assoluto ad ora registrato del gatto domestico più longevo mai esistito: di genere femminile, battezzata Creme Puff, la gatta è vissuta nella città di Austin in Texas, negli USA, insieme al suo custode Jake Perry. Nacque il 3 Agosto 1967 e venne a mancare il 6 Agosto 2005, all’età di ben 38 anni e 3 giorni. Il segreto? Forse un mix di cause, tra cui la genetica ed anche la dieta, davvero speciale ed insolita: niente crocchette, bensì uova e bacon, asparagi, broccoli e caffè con panna montata. Ma c’è di più.
Un’altra caratteristica che rende i gatti animali domestici unici è la quantità di sonno di cui sono composte le loro giornate: ovvero dell’impressionante quota pari ad almeno il 70%, che corrisponde a 16 ore circa su 24, ma con picchi che raggiungono anche il 75%, ovvero fino alle 18 ore. E quelle di veglia coincidono solitamente con le ore notturne perché per loro risulta il momento migliore di andare a caccia, potendo vedere al buio senza alcuna difficoltà.
Inoltre hanno capacità fisiche davvero degne di nota: possono raggiungere una velocità di corsa pari ai 50 km orari e percorrere 100 metri in soli sette secondi. Il loro corpo è particolarmente agile, i cuscinetti di pelle sotto alle zampe consentono loro di potersi muovere producendo il minimo rumore possibile ed hanno elevatissime doti di equilibrio, grazie anche al ruolo della coda.
Al contrario, il massimo rumore raggiunto – ma in tema di fusa – è un record che appartiene ad un gatto del Torquay, nel Regno Unito, per ben 67.8 dB, comparabili al suono di un aspirapolvere o della doccia, rispetto alla media di 25. In quanto a cammelli ed a giraffe invece, ebbene la sequenza di camminata di questi tre animali è la stessa: prima le zampe destre, poi le sinistre. Ovvero, un’alternanza di movimento delle due metà del corpo distinte, mai in accoppiata incrociata.