La denuncia di un dog walker diventa virale: “La differenza tra nord e sud”, scatena le polemiche

Un dog walker intervistato dal Corriere del Mezzogiorno denuncia la sua condizione: ecco la differenza tra nord e sud.

C’è un mestiere che nel Sud e nel Nord Italia sembra avere due tariffe completamente diverse. Federico Gallizzo, un dog walker di Napoli, ha deciso di rompere il silenzio e di fare una denuncia che è diventata rapidamente virale sui social media. La sua storia, raccolta dal Corriere del Mezzogiorno, racconta di un mondo che va oltre il semplice portare a spasso i cani, aprendo uno squarcio sulle disparità economiche tra Nord e Sud.

denuncia dog walker
La denuncia del dog walker napoletano: al Nord guadagnerebbe il doppio (curadelcane.it)

Federico Gallizzo, 26 anni, è un dog walker, o dogsitter, da quasi un decennio. Nonostante la sua formazione nel campo della grafica e della comunicazione, ha dovuto inventarsi un mestiere, sospinto dalla passione per i cani. Ora è uno studente nel campo dell’educazione cinofila e continua a prendersi cura dei cani che gli vengono affidati a Napoli. Ma quanto guadagna realmente per questo lavoro?

La differenza tra Nord e Sud

“Io guadagno 10 euro all’ora a Napoli”, ci rivela Federico, “ma al Nord, mi hanno detto, pagano il doppio”. Un’ammissione che ha scatenato un’ampia discussione sui social media riguardo alle disparità salariali tra Nord e Sud Italia. Ma non si tratta solo di denaro. Federico ci ricorda che fare il dog walker significa occuparsi di animali che hanno bisogno di attenzione, di cura, di tempo. “Sia il dog walker che il babysitter hanno lavori di grande responsabilità, e meritano una paga adeguata”, dichiara con convinzione.

lavoro del dog walker
Il lavoro del dog walker richiede tanta responsabilità, ed andrebbe adeguatamente ricompensato (curadelcane.it)

Il suo lavoro non si limita solo a cani. Federico si prende cura anche di pappagallini, canarini, gatti e addirittura un drago barbuto, un tipo di sauro. “La passione per gli animali non può mancare in questo lavoro”, dice Federico, “ma bisogna anche capire i segnali che gli animali danno quando comunicano, quando vogliono giocare, o quando sono spaventati”.

Un mestiere sconsigliato a Napoli?

Quando gli viene chiesto se consiglierebbe il suo lavoro a qualcuno della sua età, Federico esita. Racconta di una turista milanese che ha affidato a lui il suo cane durante un soggiorno a Napoli e che pagava la sua dog walker locale 15-20 euro a passeggiata. “A Napoli, però, molte persone dopo la pandemia vogliono risparmiare”, lamenta Federico, “mi dicono spesso ‘in fondo è solo un cane’, e mi chiedo perché hanno deciso di avere un animale da compagnia allora”.

La denuncia di Federico ha aperto un dibattito acceso sulle disparità salariali tra Nord e Sud e sul valore che diamo ai lavori di cura, come quello del dog walker. Mentre Federico continua a sognare un futuro in un centro cinofilo, o gestire un asilo-pensione per cani, il suo grido d’allarme riecheggia nel web, scuotendo le coscienze e chiedendo a tutti noi di riflettere sul valore del lavoro e sul rispetto per gli animali.

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