Chi ha un cane non dovrebbe sottovalutare le conseguenze a cui può andare incontro se l’animale dovesse abbaiare troppo la notte. Ecco cosa potrebbe accadere.
Avere un cane può essere davvero bellissimo, ma allo stesso tempo impegnativo, inutile negarlo. Chi ama dormire, ad esempio, non può certamente pretendere che anche il cane possa fare sempre lo stesso, anzi magari è soprattutto nel weekend che può rivelarsi mattiniero e “desideroso” di fare qualcosa insieme alla sua famiglia. E’ poi altrettanto importante scegliere il cibo per lui/lei più adeguato, oltre a dover mettere in conto una spesa non sempre così indifferente per il veterinario.
Molti decidono di rivolgersi a un educatore per cercare di renderlo il più disciplinato possibile e far sì che sappia convivere al meglio con i suoi simili, ma anche per evitare che crei problemi ad estranei. La situazione però può diventare più problematica se dovesse essere irrequieto nel corso della notte, non tutti potrebbero gradire.
Il cane abbaia troppo di notte? Può essere un problema
Non tutti possono essere felici che tu abbia un cane, è importante tenerlo presente, proprio per questo potrebbero non gradire se dovesse abbaiare troppo. In questi casi le persone si dividono in genere in due categorie: c’è chi ritiene che questo sia “normale”, soprattutto perché convinto che difficilmente lo faccia senza motivo, chi invece può essere infastidito e non fa niente per nasconderlo.
Arrivare a litigare perché Fido è troppo “rumoroso” non è così impossibile, specialmente se questo dovesse avvenire di notte e si causa così disturbo al riposo del vicinato. Alcuni ritengono davvero gravissima questa condotta e non ammettono deroghe, ben sapendo ora di essere tutelati anche a livello legale.
A disciplinare la questione ora è la Corte di Cassazione, con la sentenza n.23408/2022, destinata quindi a fare giurisprudenza, che ha dato ragione a chi ha deciso di rivolgersi a un giudice perché sentitosi danneggiato. Il riposo, infatti, è importante e dovrebbe essere garantito a tutti perché, in caso contrario, possono esserci danni per la salute. E’ stato così stabilito il risarcimento per alcuni problemi alla salute conseguenza dei “cupi ululati, nonché continui e fastidiosi guaiti (specie nelle ore notturne e di riposo )” emessi dai cani che i padroni “avevano collocato e mantenuto … ( sia sul terrazzo dell’abitazione, sia sul terreno comune )” – si legge nella sentenza. La cifra stabilita è tutt’altro che bassa e pari a 2.700 euro.
Il proprietario è responsabile
Pensare che la decisione degli Ermellini sia eccessiva sembra essere eccessiva, visto che si parte dal principio che ogni proprietario debba saper gestire al meglio il suo cane. E questo vale a 360 gradi, compresi i momenti in cui abbaia eccessivamente.
Questo principio viene ricordato anche nell’articolo 2.052 del Codice Civile, dove si sottolinea che la responsabilità è del proprietario “o chi se ne serve per il tempo in cui lo ha in uso“- si legge. Spetta quindi alla persona a stretto contatto con l’animale “rispondere dei danni cagionatisia che fosse sotto la sua custodia, sia che fosse smarrito o fuggito, salvo che provi il caso fortuito”.
C’è inoltre un aspetto della norma che non può lasciare del tutto tranquillo chi ha un amico a quattro zampe. Si deve rispondere della situazione “sia nel casoin cui l’animale sia addomesticato quanto in quello in cui non lo sia“.