La storia della trasformazione del cane Tito dimostra l’incredibile lavoro svolto dai volontari del canile di Pescara: la petizione per salvare il rifugio.
Ridotto pelle e ossa, gravemente malato e spaventatissimo. In queste condizioni è arrivato al canile di Pescara un cane che era stato ospite per diverso tempo presso un canile privato situato a Civitella Casanova. Sembrava che per Tito, questo il nome del quattro zampe, non ci fosse più nulla da fare. Sono bastati però alcuni mesi presso il nuovo rifugio perché l’affetto e le attenzioni dei volontari permettessero al cagnolino di riprendersi completamente. L’incredibile trasformazione di cui è stato protagonista Tito non è l’unico successo raggiunto dal canile di Pescara. Nel corso degli anni questo luogo ha aiutato migliaia di animali in difficoltà. Adesso, però, il canile rischia la chiusura. Lo staff del rifugio ha quindi lanciato un appello agli utenti dei social affinché firmino la petizione che potrà salvare la struttura.
Il canile di Pescara sta per chiudere: la petizione per salvare il luogo che ha dato rifugio a cani come Tito
A condividere le informazioni relative alla chiusura sono stati gli stessi volontari della struttura, sulla pagina Facebook dedicata al canile (all’account social @Lega del Cane Pescara).
La Lega del Cane si trova in via Raiale a Pescara, capoluogo dell’omonima provincia in Abruzzo. La struttura, che ospita decine di animali, non ha più i fondi al fine di effettuare i lavori necessari per ottenere l’autorizzazione sanitaria della Asl. La spesa di quindicimila euro non è stata approvata dal consiglio comunale e così il canile è a rischio chiusura.
La Lega del Cane ha avviato una raccolta fondi per raggiungere la cifra necessaria, intanto però la struttura potrebbe chiudere e gli ospiti a quattro zampe trasferiti in un altro canile. La nuova locazione per i cani dovrebbe essere il canile di Civitella Casanova, un comune di montagna della provincia di Pescara in Abruzzo. Ma è proprio in questo luogo che la maggior parte degli ospiti della Lega del Cane vivevano in condizioni citriche prima di giungere alla loro sede attuale.
I volontari della Lega del Cane di Pescara si sono così rivolti al primo cittadino in un post condiviso su Facebook. Nel messaggio di legge quanto segue: «Visto che Carlo Masci, Sindaco di Pescara parla di benessere animale, vogliamo mostrargli come erano alcuni cani che il Comune di Pescara fece arrivare a via Raiale nel 2014 proprio dal canile di Civitella, dove lui oggi vuole trasferire tutti i cani di Pescara».
La prima storia che i volontari ricordano è quella di Tito, il cagnolino arrivato al canile di Pescara dopo aver vissuto in quello di Civitella. Quando è giunto alla Lega del Cane, il quattro zampe era talmente malnutrito che le ossa erano chiaramente visibili. Tito era affetto inoltre da leishmaniosi, una una malattia parassitaria che se non curata può portare gravi conseguenze per i cani. Così scrivono su Facebook i volontari: «Iniziamo da Tito. Quando è arrivato da Civitella era scheletrico, affetto da leishmaniosi e rickettsiosi a livelli altissimi tanto che aveva diverse parti del corpo ormai senza pelo e screpolate. Per fortuna è arrivato da noi. Dopo meno di un anno, nel 2015, era un altro cane come potete vedere nelle foto. Poi, finalmente, nel 2019 ha avuto la fortuna di essere adottato, ma non tutti sono così fortunati».
Tito è solo uno dei moltissimi cani che hanno ricevuto aiuti e cure dopo vissuto per anni in situazioni di disagio. Per continuare a offrire ad altri quattro zampe le attenzioni che necessitano, i volontari della Lega del Cane di Pescara hanno lanciato una petizione per salvare il rifugio dalla chiusura. Da parte loro si impegneranno al massimo «per tutelare gli animali di Pescara». È necessaria però una collaborazione da parte del Comune e della cittadinanza affinché il canile possa continuare a salvare cani come Tito. (di Elisabetta Guglielmi)