Muovendo la coda i cani comunicano con noi in modo talvolta inatteso: scopri cosa hanno scoperto i nuovi studi scientifici sull’argomento.
Per poter comprendere, quasi al primo sguardo, lo stato d’animo del nostro cane può essere utile osservare la posizione o il movimento della coda dei nostri amati pelosetti. Eppure, questa parte del loro corpo, sembra poterci fornire molte più informazioni sul loro conto di quelle che potremmo aspettarci. Dal momento che il fido utilizza questo indispensabile strumento della sua anatomia per comunicare con il mondo che li circonda, con i loro simili oppure con noi umani, tocca noi capire come poter tradurre quelli che sono suoi movimenti e, talvolta, anche i suoi momenti di stasi.
Le emozioni e le intenzioni del nostro fido non saranno più un segreto per noi – spiegano gli esperti – dopo aver compreso quale sia il significato di questi loro movimenti. Ad esempio: se la posizione eretta della coda, in fase di stasi, può indicarci che il nostro fido vanta una grande fiducia in se stesso, può – al contempo – suggerirci qualche informazione in più riguardo al contesto in cui esso si trova in quel momento.
La coda eretta indica anche una sicurezza del fido nei confronti del suo compagno di avventure, oppure – ancora – uno stato d’animo di serenità correlato al suo sentirsi di risposta all’ambiente che lo circonda. Per quel che riguarda, invece, i movimenti della coda bisogna considerare la loro ampiezza e la postura che li accompagna.
Se il cane tiene la coda eretta e in movimento questo atteggiamento è sinonimo di profonda fiducia e di eccitazione. Mentre se la coda resta bassa e si muove in maniera più rigida significa che il cane è ansioso o preoccupato. Se il fido muove la coda verso destra, inoltre, è sempre sinonimo di felicità. Un movimento insistente, invece, verso sinistra può indicare che il nostro fido desideri defilarsi dalla situazione in cui si trova.
Inoltre questo discorso non vale soltanto per i cani. Alcune recenti ricerche hanno comprovato l’importanza nascosta della coda nei gatti spiegando ai soggetti più appassionati del mondo felino come mai è considerato un fondamentale “accessorio” che permette ai nostri mici di comunicare con noi.
Gli esperti ci illuminano su una questione di fondamentale importanza. Ovvero: sesempre sviluppiamo una conoscenza più approfondita sulle loro modalità per comunicare con noi allora non ci saranno più incomprensioni tra noi e il nostro cane. Può sembrare un concetto banale, eppure quante volte vi è successo di notare, per strada, un uomo e un cane che “parlano una lingua diversa“?
Non bisogna dimenticare, infine, che alcune razze tendono ad avere la coda a riposo abitualmente. Pertanto – ad esempio – nel caso del Piccolo Levriero Italiano, oppure dello Spitz, non dobbiamo allarmarci di fronte a un simile atteggiamento. Poiché, salvo in casi di esplicito malassere nel fido, la coda bassa in queste razze non indica stress quanto una condizione di puro relax.