Il salvataggio di un cucciolo di gatto intrappolato nel cassonetto dei rifiuti: due donne si sono accorte della sua presenza grazie al fiuto del loro cane e hanno allertato i Vigili del Fuoco.
I secchioni della spazzatura e i rifiuti lasciati dagli esseri umani possono rappresentare per la fauna selvatica, ma anche per cani e gatti randagi, una fonte di pericolo. Così è accaduto pochi giorni fa a un cucciolo di gatto di circa quattro mesi di vita, che è rimasto intrappolato all’interno di un cassonetto dei rifiuti. A sentire i suoi flebili lamenti è stato un cane uscito a fare la passeggiata con la sua umana. La donna e una sua amica, guidate dal fiuto del cagnolino, hanno localizzato il piccolo felino e hanno tentato di aiutarlo ad uscire. Per riuscire a salvare il gattino è stato, però, necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco, allertati dalle due donne.
Le foto del salvataggio del gattino sono state condivise dalla proprietaria del cane che ha trovato il micetto, Patrizia Cosamimetto, sul proprio profilo Facebook (all’account social @Patty Cosamimetto). Le immagini sono state condivise anche sul gruppo Facebook “Sei di Bobbio se…” (account @Sei di Bobbio se…). Il gruppo è nato, come si legge sul profilo social, «con l’intento di condividere foto e testimonianze, di riflettere su un passato storico importante come il nostro. Per discutere civilmente e costruttivamente su propositi ed idee per un futuro migliore del nostro meraviglioso paese».
I fatti si sono svolti la scorsa domenica a Bobbio, un comune della provincia di Piacenza (in val Trebbia, in Emilia-Romagna). Qui Patrizia, insieme al suo cane e all’amica Donatella, stava uscendo dai negozi. Su Facebook la donna racconta che stava «andando al parcheggio in Largo caduti di Nassiriya». Giunta «in prossimità dei cassonetti interrati per la raccolta differenziata» ha sentito «un miagolio provenire proprio da uno di essi». A richiamare l’attenzione delle due donne era stato il cane di Patrizia. Il quattro zampe, dopo aver sentito i miagolii provenire dal cassonetto dei rifiuti, le ha condotte presso l’area ecologica.
Qui, in un secchione per la raccolta differenziata, profondo circa tre metri, c’era un micetto. Il piccolo era molto probabilmente caduto all’interno, a causa della mancanza di una parte protettiva che solitamente si trova sul retro delle vasche di raccolta. Aiutate dal fiuto del cagnolino e munite delle torce dei propri cellulari, le due donne hanno provato a raggiungere il fondo del cassonetto con dei bastoncini, nella speranza che il gattino vi si sarebbe aggrappato. Su Facebook raccontano dei «vari tentativi, forse un po’ ottimisti, del tipo calare un lenzuolo ed infilarci una lunga asse di legno nella speranza che il povero gatto potesse usarle per risalire».
Patrizia e Donatella hanno chiamato quindi i Vigili del Fuoco, senza lasciare solo il piccolo felino. Accorse sul posto, le Forze dell’Ordine «hanno smontato la parte esterna del dispositivo per poter così scendere con una scala a pioli. Sono riusciti a mettere in salvo il povero animale che forse giaceva lì sotto da qualche giorno». Recuperato dal secchione per la raccolta della plastica, il micetto ha ricevuto il nome di Plastic. Patrizia scrive che il felino è «stremato, spaventato e tutto bagnato ma che tutto sommato sembra in buone condizioni».
Il micetto ha circa tre o quattro mesi e fa parte della colonia felina che si trova nella zona. Dopo il salvataggio è stato consegnato a una volontari di un rifugio per animali, Michela. La donna se ne sta ora prendendo cura e, con l’aiuto di Donatella e Patrizia, sta cercando una casa per il piccolo. Su Facebook Patrizia scrive: «Plastic (così ho deciso di chiamarlo) dopo questa terribile esperienza merita una famiglia che lo accolga, quindi se qualcuno di voi fosse interessato può contattarmi per parlarne». Chiunque fosse interessato all’adozione di Plastic, può contattare il numero telefonico 3475790219. (di Elisabetta Guglielmi)