Adottare un altro cucciolo dopo la scomparsa della propria mascotte è una decisione molto soggettiva. Ecco qual è il momento giusto per farlo.
Ogni cosa, se condivisa con chi si ama, assume un diverso sapore. Per questo motivo, decidere di vivere con un cane o con un qualsiasi altro animale domestico è la scelta migliore che si possa fare. I nostri amici a quattro zampe, infatti, ci amano incondizionatamente, e noi, incrociando ogni giorno i loro languidi occhioni, non possiamo fare altro che ricambiare, e prenderci cura di loro al meglio delle nostre possibilità.
Un cane può essere un compagno di giochi; una guardia del corpo o semplicemente una compagnia irrinunciabile. Insomma, checché se ne dica, un animale rappresenta un valore aggiunto alla vita. Ma come purtroppo sappiamo bene, tutte le cose belle hanno una fine.
Una lezione che impariamo tutti, presto è tardi, è che la morte esiste, ed è reale. E se c’è un cosa dalla quale non possiamo scappare, quella è sicuramente la consapevolezza del fatto che, prima o poi, dovremo affrontare la perdita della nostra mascotte.
Quando ciò accade veniamo pervasi dal dolore, dalla tristezza e dalla nostalgia, e spesso, in questi casi ci si chiede quale sia il momento migliore per accogliere tra le nostre braccia un altro cucciolo. Ma esiste davvero una risposta a questa domanda? Scopriamolo insieme.
Dolore della perdita e nuova adozione: come far combaciare le due cose
Quando si affronta la perdita del proprio animale domestico, la fase del lutto non è di certo uguale per tutti. C’è chi continua a vivere nei ricordi per molto tempo e chi lotta per riuscire velocemente a voltare pagina, almeno in apparenza. Ci sono anche persone che scelgono di adottare subito un’altra mascotte, e quelle che, invece, preferiscono aspettare che passi del tempo.
In realtà, a tal proposito, non esiste un comportamento giusto e uno sbagliato: dipende tutto dal volere del proprio cuore. Prendere un altro animale senza lasciar passare del tempo può sicuramente aiutare a distogliere l’attenzione dalla sofferenza, ma sia nei bambini sia negli adulti, vedere un cucciolo girovagare per casa potrebbe far nascere continuamente ricordi legati all’amico perduto, e ciò potrebbe essere più un male che un bene, dal punto di vista emotivo.
Per contro, invece, una piccola anima bisognosa di cure e affetto potrebbe rappresentare la svolta e uno stimolo per andare avanti. Ovviamente, colui che abbiamo perso non verrà mai dimenticato o rimpiazzato, semplicemente, impareremo ad amare un animale che non è e non sarà mai lui, ma che con il passare del tempo diventerà, inevitabilmente, un altro pezzo del nostro cuore.