Il suo manto elegante, la sua raffinatezza e lo sguardo etereo lo contraddistinguono come una delle specie feline più particolari del pianeta: averlo é difficilissimo, ecco le caratteristiche del ‘gatto degli Elfi’.
Alcune razze di gatti sono contraddistinte dalla loro imponenza e dalla loro maestosità: quella di cui stiamo per parlarti è proprio una di queste.
Si tratta di un gatto proveniente dalle regioni più a nord e che è in grado di fare innamorare le persone con un solo sguardo. Il suo nome deriva dal norvegese “skogkatt” che significa letteralmente “gatto dei boschi”, luogo da cui ha origine.
Il gatto norvegese delle foreste: dalle origini al suo carattere
Secondo le leggende questo gatto è nato tra le distese dei pini presenti in Norvegia, stringendo un patto con i vichinghi, per cui sarebbe stato onorato sia dei contadini sia dei guerrieri, dando loro in cambio i suoi servizi per difendere le scorse di cibo dagli attacchi dei topi. Nella mitologia scandinava, la dea dell’amore, della guerra e della fertilità Freya aveva scelto due gatti norvegesi delle foreste per trainare il suo cocchio.
Secondo un’altra tradizione questo animale è anche il gatto degli elfi, ossia delle creature piccoline e magiche che vivevano nei boschi del nord, facenti parte del folklore anglosassone e nordico.
Tornando a parlare ora di una dimensione meno fantasiosa e più legata al presente, il gatto norvegese delle foreste è un animale autonomo e al tempo stesso socievole: è abituato a seguire in silenzio la persona con cui vive, mostrandosi riservato e dolce al tempo stesso. Se fin da sempre è abituato a crescere con altri animali o bambini, vi sarà un’ottima interazione tra di loro. Bisogna comunque istruire bambini in modo che trattino questo gatto con rispetto visto che nel suo carattere non manca la permalosità.
Inoltre non ama stare troppo poltrire, infatti le passeggiate nella natura sono un’ottima attività in cui ama impegnarsi, per cui si può benissimo acquistare una pettorina un guinzaglio e portarlo in giro.
La cura del norvegese delle foreste: ecco cosa devi sapere
Questo gatto non ha bisogno di eccessive cure, anche se a colpo d’occhio vedendo il suo mantello folto lungo si potrebbe pensare il contrario. È sufficiente pettinarlo una oppure due volte la settimana perché il suo pelo difficilmente si annoda, anche se bisogna aumentare la frequenza durante il periodo della muta così da poter togliere i peli in eccesso che altrimenti potrebbero essere ingeriti e causare dei problemi. Anche l’igiene orale è fondamentale per cui è bene sia seguire un’alimentazione corretta sia abituare fin da subito il gatto a farsi lavare i denti con dentifricio e spazzolini appositi.