Due città italiane colpite da un nuovo virus, picco di contagi e allarme: è trasmesso dalle zanzare e i sintomi sono preoccupanti
I cambiamenti climatici hanno portato in Italia una nuova malattia. Gli esperti hanno messo in guardia su un nuovo picco di casi, dopo le segnalazioni del 2022, che hanno registrato un aumento esponenziale di vittime e contagi. Dopo la terribile pandemia da coronavirus dal 2020 al 2022, non è certamente la notizia che gli italiani volevano sentire.
Per questo nuovo virus, trasmesso dalle zanzare, non ci sono né cure né vaccini. Queste zanzare possono colpire anche i cani e altri animali domestici. La diagnosi viene effettuata in laboratorio tramite ricerca degli anticorpi o, nei casi più gravi, nel liquido cefalorachidiano. L’unica terapia è quella antivirale diretta e la prevenzione, come l’utilizzo di repellenti contro le zanzare. Gli esperti mettono in guardia dai vasi di acqua stagnante in terrazzo o in giardino o nelle ciotole degli animali, che possono attirare questi insetti.
Torna l’allarme West Nile, ovvero la febbre del Nilo. Le segnalazioni riguardano due province, Varese e Catania, dove sono state riscontrate delle positività, anche se al momento riguarda un corvo. Il 2022 è stato l’anno con il picco più alto di infezioni. In tutto il paese sono stati riscontrati 588 casi conclamati e 37 vittime. Questi dati preoccupano ancora di più se si rapportano con quelli de 2019 e 2021, che sono stati molto meno. Nel 2019 i morti sono stati solo 5, mentre nel 2021 non c’era stato nessun decesso.
Questo è il periodo in cui i casi di West Nile virus potrebbero raggiungere il picco massimo. Il periodo dei focolai è tra aprile e novembre, con il maggior numero di infezioni nei mesi estivi. Gli uccelli selvatici, come le cornacchie, sono i serbatoi del virus: questi vengono punti dalle zanzare, che poi trasmettono il virus all’uomo. Il vettore nel nostro Paese è il Culex pipiens, un insetto che si trova soprattutto nelle regioni del Nord Italia.
La trasmissione del virus può avvenire anche tramite trasfusioni di sangue infetto, trapianti di organo e dalla mamma in gravidanza al feto. La causa di questo aumento delle infezioni è dovuto dai cambiamenti climatici che hanno portato questa zanzara in Europa. Negli anni scorsi, infatti, non erano presenti zanzare portatrici del West Nile virus, che dal suo nome, infatti, è un infezione diffusa nei paesi dell’Africa.
I sintomi sono devastanti: caratterizzati da una sintomatologia simil-influenzale, eruzioni, cutanee, ingrossamento dei linfonodi e eritemi cutanei. La malattia può causare mortalità nel 5-10% dei casi, mentre la forma più grave colpisce l’1% delle persone. Le persone maggiormente colpite da sintomi gravi e dai decessi sono gli anziani, gli immunodepressi, che possono sviluppare meningite, paralisi ed encefalite.