Qual è il metodo corretto? Come si conserva il campione? Ma soprattutto, che contenitore uso? La veterinaria chiarisce i dubbi
Anche se non è auspicabile, un giorno potresti ritrovarti a dover raccogliere un campione di urina del tuo animale domestico per delle analisi specifiche. Lo sappiamo, già stai immaginando un’operazione al limite dell’impossibile: che contenitore uso? Devo monitorare ogni movimento alla ricerca di segnali che sì, sta per fare la pipì, e devo prenderla per tempo? La dott.ssa Carla Tomarelli ci rassicura: può essere più semplice di quanto pensiamo!
Ma innanzitutto, quando può essere necessario un esame delle urine? Il veterinario può chiederti un esame delle urine se il tuo animale domestico inizia a mostrare segni di malessere come letargia, perdita di appetito o perdita di peso: se combinato con altri esami ematobiochimici può fornire delle preziose informazioni.
Ad esempio, un esame delle urine può aiutarti a capire se il tuo animale soffre di patologie all’apparato urinario, come l’urolitiasi o le infezioni delle vie urinarie. È un esame cruciale anche per i soggetti con malattia renale nota o sospetta, o animali affetti da ipertensione sistemica.
Come effettuare la raccolta: calma e sangue freddo
E quindi, come va effettuata la raccolta? Se stai preparando una provetta da portare in un laboratorio veterinario, ci sono diverse tecniche che possono essere utilizzate: la minzione spontanea è la più semplice, e consiste nella raccolta dell’urina mentre l’animale sta urinando, ma per i gatti esistono kit specifici che permettono la raccolta dell’urina dalla lettiera, sfruttando una particolare sabbietta idrofoba.
Ci sono anche metodi più invasivi come il cateterismo o la cistocentesi, ma questi solitamente richiedono una sedazione dell’animale e devono essere eseguiti da un veterinario.
Sappi che potrebbe essere difficile raccogliere un volume di urina adeguato, specialmente nei cani: i loro primi e gli ultimi getti di urina vanno scartati per poter ottenere un campione di qualità, e come se non bastasse i cani maschi tendono a interrompere la loro minzione quando sono all’aperto. Detto ciò, di certo non è impossibile, ma bisogna avere pazienza!
Il metodo casalingo
Se stai raccogliendo un campione di urina a casa, è importante essere rapidi e discreti, e non spaventare l’animale che potrebbe essere sorpreso da questa strana invasione della sua privacy.
E ora la domanda che ci sta frullando in testa da un po’: che contenitore utilizzare? La risposta potrebbe sorprenderti. Mentre sta urinando, puoi posizionare sotto il tuo animale un qualsiasi contenitore come un piatto pulito, ma il metodo più pratico consiste nell’utilizzo di un contenitore con maniglia: praticamente, un mestolo! Ovviamente fai attenzione a non riutilizzarlo per il tuo brodo, potrebbe assumere un retrogusto un po’ particolare.
Una volta prelevato e travasato, il campione di urina dovrebbe essere esaminato entro due ore, ma se questo non fosse possibile puoi conservarlo in frigorifero per un massimo di 12 ore. La prima opzione è l’ideale, perché la refrigerazione può causare delle alterazioni nel campione, ma premurati di informare il tuo veterinario sui metodi di prelievo e conservazione in modo che possa interpretare correttamente i risultati.