Allarme focolai di aviaria nei gatti, che pare siano morti a causa della malattia. Cosa sta succedendo e i nuovi aggiornamenti.
Un nuovo virus sta spaventando l’Europa ancora reduce dalla pandemia da coronavirus. Questo virus sembra stia colpendo in modo particolare i gatti, ma anche gli esseri umani possono essere contagiati. Le segnalazioni risalgono a queste ore ed esiste un vero e proprio focolaio. Un’infezione molto temuta, poiché questa coinvolge anche i nostri amici a 4 zampe.
Anche l’Italia sta collaborando per scongiurare l’arrivo di questo virus, che, a differenza del covid, viene trasmesso dagli animali. Questo perché il paese colpito è molto vicino al nostro e questo sta facendo scattare l’allarme infezioni. Per questo il nostro Paese ha avviato le prime analisi collaborando con i laboratori di analisi del paese europeo che ha riscontrato il focolaio dell’infezione.
Alcune infezioni su gatti stanno allarmando anche l’Italia
E’ allarme aviaria nei gatti, l’infezione causata dal virus H5N1. Il focolaio è scoppiato in Polonia, con almeno 9 gatti che presentavano la positività al virus. La malattia sarebbe stata contratta dagli uccelli selvatici, che sono i principali serbatoi della malattia anche negli umani, anche se non sono state riscontrate mutazioni.
Non è la prima volta, ma il ritorno dell’aviaria sta mettendo in allarme anche in Europa e anche l’Italia. Questo perché un altro caso è stato riscontrato in Francia nel mese di gennaio, secondo quanto rilevato dall’Agenzia di sicurezza sanitaria. Il felino si è infettato dopo essere entrato in un allevamento di anatre.
I lavoratori polacchi stanno collaborando con l’EURL di Padova per rilevare queste infezioni. Una positività riscontrata su 9 gatti su 11, un numero così alto che sta mettendo in allarme il Paese. I primi focolai sono stati rilevati i primi di luglio dall’Istituto veterinario di Pandstwowy. I gatti positivi sarebbero morti, anche se non c’è una fonte ufficiale di questa notizia. Tuttavia, le infezioni riscontrate fanno parte del genotipo Ch, trovato anche nel pollame di Wielkopolska, così come in tanti uccelli selvatici della città e di altre regioni del paese.
Ad essere colpiti anche numerosi gatti domestici, oltre che animali randagi. Pare che non ci sia stata alcuna trasmissione tra gatti e che questi abbiano preso il virus direttamente dagli uccelli o da un altro tipo di fonte comune. Tuttavia, si è espressa la necessità di isolare altri casi sospetti su altri animali domestici. Nel nostro Paese, fortunatamente, non sono stati segnalati casi sospetti.