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Curiosità

Animali in aeroporto per superare la paura del volo: passeggeri a bocca aperta, non solo cani e gatti

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Gian Lorenzo Lagna

Stress da volo? Non c’è problema: è arrivata la “pet therapy” negli aeroporti. Ecco come funziona, in quali Paesi è stato attivato il servizio e i risultati.

Cosa ci fanno un cane, un gatto ed un maialino in aeroporto? Ebbene, non si tratta dell’incipit di una barzelletta, bensì di una vera e propria task force ingaggiata per assistere i viaggiatori ed allietarli lenendo il loro stress prima dei voli. Sono animali da terapia e sono stati cresciuti ed addestrati per interagire con i passeggeri degli aeroporti, con l’obiettivo di abbassare il loro livello di agitazione.

Il programma è stato lanciato dieci anni fa, nel 2013 (Curadelcane.it)

E l’iniziativa, ormai, è ben più che consolidata: ad oggi, infatti, è giunta al suo decimo anno di attività, a partire dal 2013 quanto la statunitense SPCA, ovvero la San Francisco Society for the Prevention of Cruelty to Animal, ha introdotto la “Wag Brigade” (letteralmente: “La brigata dello scodinzolamento”) presso l’aeroporto di San Francisco in California. 

Attualmente è composta da ben 22 cani, alcuni gatti, un coniglio gigante e dal maiale LiLou. Hanno vere e proprie uniformi, pettorine che riportano la scritta “Pet me!” come invito rivolto agli ospiti dell’aeroporto ad interagire con loro ed a coccolarli e sono addestrati a relazionarsi con passeggeri che si trovano nei più disparati stati emotivi a motivo dei viaggi che devono compiere.

La testimonianza dell’ideatrice del progetto e la diffusione dell’iniziativa

L’idea originaria venne in mente alla co-fondatrice del progetto, Jennifer Kazarian, che negli ultimi mesi dell’anno 2013 decise di lanciare un programma pilota presso l’aeroporto internazionale di Los Angeles, insieme al suo Yorkshire Dino, a tutti gli effetti il primo membro della brigata. “La reazione dei passeggeri è stata semplicemente fantastica”, ha dichiarato la Kazarian.

Oggi il servizio è attivo in 58 aeroporti degli USA (Curadelcane.it)

Ed ha poi continuato: “Quando un animale della Wag Brigade entra nel terminal, vediamo le persone staccare subito gli occhi dai loro smartphone e iniziare a interagire sia tra loro che con il cane, e questo mette un sorriso sul volto di tutti”. Inoltre, la Kazarian riporta che sono ormai molti i viaggiatori che dichiarano che l’esperienza con la brigada in aeroporto sia niente meno che la parte migliore del viaggio.

Oggi il programma di pet therapy e l’impiego di animali di supporto emotivo è attivo in 58 aeroporti statunitensi. Il record della brigata con più animali spetta all’aeroporto di Denver, composta da circa cento cani di quaranta razze diverse. E i risultati sono particolarmente positivi, essendo diminuite ansie e paure proprio grazie al loro intervento. Forse le brigate verranno impiegate presto anche in Europa ed in Italia?

Gian Lorenzo Lagna

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Gian Lorenzo Lagna