Ebbene sì, proprio così: si tratta proprio di dita. Certo, con unghie un po’ speciali, che chiamiamo artigli. Ma quante sono in tutto?
L’anatomia e fisiologia animale ha tra i suoi campi di studio quello della polidattilia: si tratta di un’anomalia genetica – detta anche iperdattilia – che comporta un eccesso di dita delle mani o dei piedi dei soggetti che ne siano affetti rispetto alla quantità ritenuta normale e più comune della specie a cui appartengono.
È un’anomalia che riguarda anche gli esseri umani e, tra le più comunemente diffuse, risulta la esadattilia delle mani, ovvero la condizione di anomali genetica che comporta lo sviluppo di sei dita per ciascuna mano rispetto alle “canoniche” cinque. Questa condizione è, in termini di incidenza, assai più frequente nei gatti: ciò perché il loro DNA muta più facilmente e rapidamente rispetto a quello umano.
Dunque non è affatto raro riscontrare nei propri gatti numeri di dita anche assai dissimili tra di loro: la norma è di 18, organizzate in 5 per ogni zampa anteriore e 4 per ogni zampa posteriore. Ma proprio a causa del loro DNA mutevole, i casi di polidattilia nei nostri amici felini sono assai più frequenti di quanto possiamo immaginare.
Come accorgersi se il nostro gatto è polidattile e qual è il record dei record
Quindi un gatto polidattile, con un maggior numero di dita ed anche di artigli, è anche un gatto più aggressivo e pericoloso? Ebbene, non esistono correlazioni tra la polidattilia e l’istinto predatorio dei gatti. Senz’altro i gatti polidattili sono più, potremmo dire, equipaggiati per sferrare un attacco ma, viceversa, una ricca concentrazione di dita causata dalla polidattilia potrebbe renderli anche più fragili e sofferenti, aumentando le possibilità che crescano storte, tendendo maggiormente ad incarnirsi e quindi a provocare infezioni anche gravi se non curate con tempestività.
Come scoprire quindi se il nostro gatto è polidattile? È molto semplice: basta premere sul cuscinetto centrale di ogni zampa ed ecco che tutte le dita tenderanno ad estendersi per la loro lunghezza massima. A quel punto possiamo contarle e, se saranno più di 18 in totale, sapremo di avere un gatto affetto dall’anomalia genetica. Oppure, nel caso ne abbia meno, che soffra dell’anomalia opposta, ovvero l’ipodattilia.
Una curiosità: ad oggi il record assoluto appartiene ad un soriano di nome Jake, con sette dita per ogni zampa e, dunque, un totale di 28. Inoltre, sarebbe la razza dei Maine Coon ad avere le maggiori probabilità di polidattilia. In alcune culture, inoltre, la polidattilia è considerata un evento portatore di fortuna. Per cui, forse fino ad ora non ne eravate al corrente ma anche il vostro gatto potrebbe essere da sempre il vostro più grande portafortuna (anche se magari un po’ meno quello del vostro divano di casa..!): siete già andati a contare quante dita abbia?!