In queste ore in Italia è spuntato l’allarme pulci di mare: il contatto con la pelle determina la comparsa di bolle e prurito, ecco come evitare il problema.
Le pulci di mare stanno invadendo i mari italiani ed in queste ore è spuntato un nuovo allarme a riguardo. La presenza di questi animaletti farebbe sorgere sul corpo delle punture e delle bolle. Bisogna prestare tantissima attenzione per evitare rischi.
Nei mari italiani stanno spuntando le pulci, vale a dire dei piccoli crostacei che vivono in ambienti acquatici. Il loro nome può trarvi in inganno, infatti non stiamo parlando di insetti ma di alcuni animaletti che fanno parte della stessa classe dei gamberetti e dei granchi e possono avere forma ovale o allungata, con un corpo dalla forma appiattita. Questi hanno numerose zampe, che servono per nuotare all’interno dell’acqua e le loro dimensioni possono essere diverse, ma solitamente misurano alcuni millimetri.
Questi sono presenti in tutti gli oceani del mondo, ma c’è maggior possibilità di incontrarli nelle acque costiere, dove riescono a nascondersi tra le alghe o addirittura nelle fessure delle rocce o nelle conchiglie. Inoltre essendo animali onnivori, solitamente, si cibano di una varietà di materiale organico, come alghe, detriti marini, piccoli invertebrati ed a volte anche di carcasse di animali morti. In queste ore è spuntato un nuovo allarme in Italia e per questo bisogna fare molta attenzione, andiamo a vedere cosa si rischia.
Attenzione alle pulci di mare, hanno invaso i mari dell’Italia: cosa si rischia
Queste pulci di mare, quindi, sono dei piccoli crostacei la cui puntura potrebbe far spuntare sul corpo delle bolle, che solitamente appaiono su collo, braccia e schiena, ma fortunatamente i pericoli sembrano essere contenuti. L’allarme per la prima volta è sorto a Cerveteri, in provincia di Roma, dove i bagnanti hanno segnalato la presenza di questi animaletti in spiaggia. Inoltre è importante sottolineare che l’apparizione di questi animali è dovuta non alla scarsa pulizia delle spiagge, ma solo dal periodo.
Infatti questi crostacei sono presenti normalmente in mare e sono fondamentali per la biodiversità di questi ambienti. Vivono sulla sabbia e sul bagnasciuga e fanno parte della famiglia degli Anfipodi, vale a dire quel gruppo di animali che hanno una struttura fisica simile a quella del granchio. Come abbiamo anticipato, questi fortunatamente non sono pericolosi. Nonostante questo le loro punture potrebbero far spuntare delle bolle arrossate. Per difendersi da questi animali bisogna prima di tutto stendersi sempre su un telo mare.
Se ci si sente pungere, la soluzione è gettarsi subito sotto una doccia calda, visto che l’esposizione al sole potrebbe far comparire delle bolle. Sono tantissimi i bagnanti che hanno riportato delle papule eritematose in grado di dare un prurito per alcune ore ma anche per diversi giorni. Ricapitolando, in caso di puntura la prima cosa da fare è risciacquarsi e se a portata di mano utilizzare subito creme lenitive a base di menta piperita o Aloe. Se il prurito persiste la soluzione è quella di consultare subito uno specialista.